RIF. GRAUZARIA -FORAN DA GJALINE
Testo di "Fabrix" - Web/Foto "PaMa"

Monti:
Alpi Carniche Orientali
Partenza:
Inizio sentiero 437 - 800 m slm
Carta Tabacco:
18
Arrivo:
Foran da Gjaline - 1513 m slm
Sentieri:
CAI 437
Dislivello max:
700 m
Difficoltà
Bassa
Note percorrenza:
3 ore salita - 2 ore discesa - (Percorso innevato)
Periodo:
8 maggio 2006

Partecipanti:
Andrea, Fabrizio, Paola

Mappa Rif. Grauzaria

La zona del Gruppo del Sernio Grauzaria mantiene ancora un certo carattere selvaggio rispetto ad altre, oltre a presentare uno spettacolo di pareti verticali altissime e severe, tra tutte, quella della famosa Sfinge.



















Seguendo il bel sentiero 437 si passa proprio sotto queste impressionanti pareti rese ancora più belle dalla neve invernale.






Il sentiero senza difficoltà attraversa un bosco fitto alla base della vallata racchiusa tra il Monte Flop e il Gruppo del Grauzaria. In breve si raggiungono i ruderi della Casera Flop, e da lì comincia lo spettacolo:






il bosco si dirada velocemente e si alzano davanti a noi le bancate rocciose della Sfinge.


Sembra una scultura ciclopica, l’occhio è quello che risalta immediatamente e poi il profilo del naso, enorme, e tutto l’insieme maestoso ed imponente che sembra osservare con superiorità proprio coloro che percorrono il sentiero sottostante.










Il fianco è una parete verticale altissima e sembra impossibile che qualcuno possa salire scalando quelle pareti. Passandoci sotto appare come un sovrano attorniato dai sudditi che incute quasi timore.

















Proseguiamo lungo il sentiero seguendo il corso del Rio Fontana, pur essendo partiti senza neve ora il tracciato ne è coperto, e lo spessore aumenta man mano che si avanza. Una svolta a destra e una breve salita ci conducono al Rif. Grauzaria dove ci sono dei lavori di ampliamento.
















Dal rifugio non si ha una gran visuale essendo immerso tra la vegetazione quindi proseguiamo verso la sella Foran da Gjaline per dare un’occhiata al grande Sernio innevato. La neve aumenta di spessore e la camminata si fa più faticosa (le ciaspe le abbiamo lasciate in macchina!), ma il divertimento forse comincia adesso.












Si risale per brevi e ripidi tornanti con la neve che ben presto arriva alle ginocchia, non ci sono tracce quindi andiamo un po’ a naso e a volte tagliamo decisamente verso l’alto per sormontare l’altura che immette alla valletta superiore.

















Siamo nuovamente fuori del bosco e la visuale è spettacolare, la fatica aumenta, ma la sella è ormai vicina. Con la neve oltre le ginocchia facciamo l’ultimo sforzo e raggiungiamo il Foran da Gjaline dove la vista del Sernio vale la fatica della salita.












Montagna imponente ancora più bella sotto la coltre di neve, il Sernio domina la scena e con la vista del Grauzaria possiamo ritenerci soddisfatti anche per oggi. Ritorniamo sui nostri passi sperando in un atteggiamento “benevolo” della Sfinge nei nostri confronti.