SAURIS DI SOPRA MONTE MALINS
Testo di "Fabrix" - Web/Foto "PaMa"

Monti:
Alpi Carniche Occidentali
Partenza:
Sauris di Sopra - 1394 m slm
Carta Tabacco:
02
Arrivo:
Monte Malins - 1947 m slm
Sentieri:
CAI 204
Dislivello max:
553 m
Difficoltà
Bassa
Note percorrenza:
3 ore salita - 2 ora discesa - (Percorso innevato)
Periodo:
22 gennaio 2006
Partecipanti:
Fabrizio, Laura


Mappa
Il paese di Sauris di Sopra, in veste invernale, raccoglie in sé un’atmosfera particolarmente suggestiva così adagiato sulla vallata tra il
Bivera e i dolci versanti che a nord risalgono verso l’Oberkofel e il Pieltinis.



Il nostro itinerario ci porta proprio sulla cresta tra questi due monti attraverso la
Sella Festons. Si tratta, infatti, di una porzione del percorso, ben più lungo, che segue il giro delle malghe della zona attraverso mulattiere e facili sentieri, in un paesaggio reso magico dall’abbondante innevamento.








Lasciata la vettura nella piazzetta del paese si prende a destra seguendo le indicazioni per il Giro delle malghe e subito ci si innalza seguendo una comoda mulattiera ora completamente innevata. L’uso delle ciaspe ci facilita notevolmente la progressione vista anche la pendenza del percorso, non proprio da mulattiera.












Avanziamo così per tornanti in un bel bosco di abeti che in ogni caso ci consente di ammirare il paesaggio circostante sotto una limpida giornata di sole.



I tornanti ora si fanno più ampi e il bosco ancora più rado, gli spazi si aprono maggiormente imbiancati dalla spessa coltre nevosa, anche la pendenza si riduce, consentendoci di riprendere fiato.







Ancora una cinquantina di metri di dislivello e raggiungiamo la
Sella Festons, uno stupendo punto panoramico sulla vallata di Sauris e dall’altra parte sull’ampio pianoro della C.ra Festons.

La neve abbondante rende la spianata spettacolare, contrastando con l’azzurro del cielo del tardo mattino e il bruno degli alberi che qua e la spuntano dalla copertura nevosa, in fondo, oltre la casera e il
M. Malins spuntano le pareti rocciose che s’innalzano dalla Val Pesarina, una sosta è d’obbligo.


Decidiamo di oltrepassare la casera e salire sul Malins per allargare il nostro punto di vista, approfittando della splendida giornata.



















La neve è tanto abbondante da rendere faticosa la salita anche con le ciaspe. La cresta, che sale alla piccola cima, si restringe e invita alla prudenza, i pendii sui nostri fianchi sono piuttosto ripidi e il pericolo valanga è sempre in agguato.

















Gli ultimi metri per raggiungere la sommità del monte ci vengono negati da uno sbarramento di grossi mughi che ci costringerebbero ad aggirarli sui ripidi pendii, meglio non rischiare.















Decidiamo così di fermarci un po’ più in basso in un punto soleggiato e panoramico dove ci riposiamo e ci godiamo il paesaggio.























Al ritorno, una breve fermata alla casera e poi verso il paese, un assaggio di affettati e una buona birra completano una gran giornata.