Carta Tabacco

19

Medio Bassa (Var. “Sent. dei Tedeschi”)

1 agosto 2004

Alpi Giulie gruppo Jof Fuart

C.A.I. 628 - 625 - Sent. dei Tedeschi

SP 76 Sella Nevea dopo c.ra Cregnedul  1025 m slm

Rif. Corsi - 1874 m slm via M.ga Grantagar 1530 m slm

2h 40m salita, (3h salita) 2h discesa (La salita è stata eseguita con due varianti a partire da M.ga Grantagar. Una prevedeva il “Sentiero dei Tedeschi” l’altra il sentiero CAI 628—625).

Difficoltà

Periodo

Sentieri

Partenza

Arrivo

Percorrenza

Monti

849 m

Dislivello max

Variante CAI 628—625

Andrea, Armando, Fabrizio, Laura, Paola, Paolo, Renata

Pmedia in salita = 34 %

Pmedia in salita = 29 %

Bassa (Var. 625)

Variante difficile “Sentiero dei Tedeschi”

… il gruppo si divide, alcuni seguono il sentiero 628 (Armando, Laura, Paola, Renata), mentre i restanti (Andrea, Fabrizio e Paolo) svoltano a destra per seguire il “sentiero dei Tedeschi” (tabella prima della malga), considerato più impegnativo e classificato come “sentiero difficile”.

In questo modo ci garantiamo un duplice “reportage” fotografico, visto che da una parte c’è Armando (se solo ci inviasse le foto scattate possibilmente entro l’anno !!!) e dall’altra Paolo.

 

Percorrendo la SP 76 da Sella Nevea  verso Cave del Predil dopo alcuni tornanti si incontra sulla destra una strada forestale sterrata dove è possibile parcheggiare per poi proseguire a piedi.

La strada , di buona pendenza, con lunghi tornanti, attraversa un bosco vario costituito da giovani faggi, ontani verdi e abeti che danno un buon riparo dal sole estivo durante la salita.

Il paesaggio in parte nascosto dalle fronde degli alberi rivela alcune cime rocciose del gruppo dello Jof Fuart già dopo poco tempo di cammino.

Saliamo di quota e una leggera brezza ci rinfresca dai sudori della salita, ma la strada forestale non è ancora terminata, ed il gruppo, (ben 7 partecipanti) incomincia ad avere nostalgia dei “veri” sentieri.

Finalmente il bosco si dirada ed arriviamo su un largo pianoro dove sorge Malga Grantagar (1530 m slm).

Da qui il paesaggio cambia notevolmente e la visuale spazia dal Cregnedul al Rio Bianco attraversando le Cime di Riofreddo  il Campanile di Villacco e sulla cima di un “panettone” (come l'ha definito Andrea) il Rifugio Corsi.

Il “sentiero dei tedeschi” si inerpica piuttosto ripido all'interno di una gola scavata dal Rio Torto con una serie di passaggi esposti che si affacciano sulle rocce modellate dall'acqua. Vale la pena percorrerlo.

 

Dopo una breve consultazione della cartina. (Il lavoro di gruppo porta sempre bene come potete vedere dalla foto qui sotto)…….

Sentiero dei Tedeschi

CAI 628—625

Pag. 1/2

Testi “Fabrix”

Web e fotografie “PaMa”